sabato 18 aprile 2009

4) Genesi

Si inizia a suonare per mille motivi.
Si continua a farlo per uno solo: diventare una star.

Il seme della follia inizia a germogliare più o meno con l'arrivo della pubertà. Per più di una decade, il povero imberbe, se ne è stato tranquillo nella sua routine di lego, soldatini e “che schifo mi fanno le ragazze”. Arriva l'età rivoluzionaria, smette di farsi preparare i vestiti dalla mamma preferendo seguire i consigli degli amici. Approda alle superiori, si sposta di parecchi km dal paese d'origine. Nuove conoscenze, ambienti diversi, esperienze multiple. Le variabili della quotidianità aumentano a dismisura perdendone inevitabilmente il controllo.
Pretendere di preserverare l'innocente dal mito del rocker di successo, a questo punto, è praticamente impossibile.
E allora un giorno la nostra vittima si ritrova assorta in inedite fantasie di folle oceaniche adoranti, di letti d'hotel trabordanti ragazze nude e vogliose, di fiumi di fans che lo seguono in corsa sulla scalinata di Rocky e quando raggiunge la vetta si mette a saltare con le braccia al cielo perchè siii, lui e Dio sono amici e se solo saltasse un po' più in alto gli darebbe un divino cinque!
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Se fossimo in sala parto, a questo punto, l'ostetrica darebbe la fatidica sculacciata al neonato e il nostro baby-grounder urlerebbe al mondo la sua nascita stringendo i pugni, smanioso di iniziare a scalare le vette del successo.
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C'è solo un piccolo problema: non so se Grounder si nasca o si diventi... ma quasi sicuramente ci si rimane.

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